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Oltre tre quarti delle terre emerse sono diventati più aridi

2024-12-10 HaiPress

Più di tre quarti delle terre emerse

sono diventati più aridi negli ultimi 30 anni: una

trasformazione drammatica dovuta all'emissione dei gas serra che

coinvolge oggi 2,3 miliardi di persone. A dirlo è il rapporto

pubblicato della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta

alla Desertificazione ed agli Effetti della Siccità,in

svolgimento a Riad,che sottolinea che entro fine secolo il

numero di persone in zone aride potrebbe salire a 5 miliardi.


Nonostante i tanti recenti disastri legati all'acqua,come

inondazioni e tempeste,si siano intensificati in molte parti

del mondo,i dati pubblicati dal rapporto indicano che in realtà

il 77,6% delle terre emerse sono diventate permanentemente più

secche negli ultimi decenni,ossia una crescita di 4,3 milioni

di chilometri quadrati pari a poco meno della metà dell'Europa.


Si tratta di un passaggio duraturo (ben diverso dalla siccità

che è invece un fenomeno occasionale) di territori definiti

'umidi' a 'zone aride',una trasformazione con implicazioni

disastrose per l'agricoltura,gli ecosistemi e le persone che ci

vivono. "Per la prima volta - ha detto Ibrahim Thiaw,Segretario

esecutivo dell'Unccd - la crisi dell'aridità è stata documentata

con chiarezza scientifica,rivelando una minaccia esistenziale

che colpisce miliardi di persone in tutto il mondo. I climi più

secchi che ora interessano vaste terre in tutto il mondo non

torneranno a essere come prima e questo cambiamento sta

ridefinendo la vita sulla Terra". Le aree particolarmente

colpite dalla tendenza alla siccità includono quasi tutta

l'Europa (il 95,9% del suo territorio),parti degli Stati Uniti

occidentali,il Brasile,parti dell'Asia (in particolare l'Asia

orientale) e l'Africa centrale. E mentre il pianeta continua a

riscaldarsi,le proiezioni dei report nello scenario peggiore

suggeriscono che fino a 5 miliardi di persone potrebbero vivere

in zone aride entro la fine del secolo. "Man mano che vaste aree

del territorio mondiale diventano più aride - ha commentato

Barron Orr,responsabile scientifico dell'Unccd - le conseguenze

dell'inazione diventano sempre più gravi e l'adattamento non è

più un optional,ma un imperativo".


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